Pagelle Gand – Wevelgem 2018: Sagan di ferro, Viviani spezzato – Gilbert generoso, Boasson Hagen impalpabile

Peter Sagan (Bora-hansgrohe), 10: Lo slovacco corre con grande intelligenza, senza sprecare energie in attacchi che difficilmente avrebbero potuto fruttare. Sfruttando al meglio la presenza di Marcus Burghardt (8) nel gruppo dei migliori si limita a controllare, per risparmiarsi il più possibile in vista di una volata perfetta, che ha saputo domare con il piglio del corridore navigato (quale ormai è).

Elia Viviani (Quick-Step Floors), 9: 250 chilometri perfetti, sfruttando al meglio il lavoro dei compagni, da un ottimo Philippe Gilbert (8) che sembra fare le prove per i grandi appuntamenti, fino al puntuale Yves Lampaert (7,5) e al costante Zdenek Stybar (7). Ma la volata finale è davvero un’occasione sprecata, in cui gli è mancata forse la cattiveria di partire lui per primo. Emozionante nel post-gara, avrà sicuramente altre occasioni. Da non sprecare più.

Arnaud Démare (Groupama-FDJ), 8: Il francese si conferma uno degli uomini forti di questa primavera. Si prende le responsabilità sin da inizio gara mettendo i suoi uomini davanti e nei momenti decisivi si fra trovare pronto. Non esita a tirare quando è con i migliori e fa la sua volata senza esitare, malgrado avesse speso tanto. Un bel terzo posto che ne conferma le qualità, fisiche e mentali.

Christophe Laporte (Cofidis), 7,5: Ancora una bella prova per il francese, protagonista di un ottimo inizio di stagione, non delude anche nei grandi appuntamenti del team, sostituendo alla grande Nacer Bouhanni del quale era limitato sino allo scorso anno a fare da ultimo ultimo.

Jens Debusschere (Lotto Soudal), 7,5: Nel gruppo di testa riesce a passare quasi inosservato, tenendosi a ruota fino alla volata finale, che lo vede conquistare un bel piazzamento, riuscendo a non far rimpiangere troppo l’assenza di André Greipel.

Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), 7,5: Non era uno dei più veloci, ma è stato uno dei più forti e decisi nell’azione finale, riuscendo poi a chiudere con un buon piazzamento, a conferma di un ottimo stato di forma. In corse più dure sarà sicuramente uno dei corridori da battere.

Jan-Willem van Schip, Brian Van Goethem (Roompot-Nederlandse Loterij), 7,5: Tra i primi attaccanti del mattino, continuano a correre con aggressività sino alla fine, collaborando e provando ad anticipare i big in un finale in cui non vogliono giocare un ruolo da comprimari.

Sep Vanmarcke (EF-Drapac), 7,5: Ancora una volta è protagonista, correndo all’attacco fino alla fine. È lui a fare la differenza sul Kemmelberg, così come poi è uno dei più attivi, sia nel tirare che nel cercare di andarsene da solo. Un po’ telefonata, l’ultima sparata all’ultimo chilometro conferma comunque il fatto che sia un corridore che preferisce perdere cercando di vincere che piazzarsi.

Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), 7: Ancora una buona prova per l’ex gregario, che si conferma un corridore in grado di giocarsela con i migliori potendo correre per sé stesso. Considerato il suo spunto veloce, nel finale ci si poteva forse aspettare un risultato migliore, visto che al momento di cambiare ritmo si spegne, ma spende molto in precedenza, correndo spesso in testa al gruppo con generosità.

Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), 7: Discorso simile a quello appena fatto per l’azzurro per il coriaceo sprinter belga. Era tra gli uomini veloci del gruppo, dotato anche di una sparata non indifferente, quindi il piazzamento finale non è proprio in linea con le aspettative per come si era messa la corsa. Resta comunque chiaramente una prova di grande solidità che conferma che bisognerà fare i conti anche con lui.

Filippo Ganna (UAE Team Emirates), 7: Il giovane campione del mondo su pista cerca la sua identità anche su strada al Nord, possibile sbocco della sua prevista luminosa carriera. Corsa generosa, all’attacco, dovendo chiaramente cedere nel finale, dopo aver stretto i denti il più a lungo possibile.

Wout Van Aert (Véranda’s Willems-Crelan), 7: Ancora una ottima prestazione del fenomeno del ciclocross. In un percorso di certo lontano da quelle che sono le sue preferenze chiude con i primi, correndo da protagonista, spesso davanti senza esitare, per poi chiudere con un buon piazzamento. Ennesima prova superata.

Sacha Modolo (EF-Drapac), 6,5: Bravissimo a resistere per restare nel gruppo dei primi, non ne ha più nel finale, chiudendo la volata in posizioni di rincalzo. Malgrado la presenza di Vanmarcke gli permetta di non tirare, non riesce a rifiatare e nel finale non ne ha abbastanza per far valere il suo spunto veloce (complice anche una caduta in precedenza che potrebbe averlo costretto a spendere più del necessario).

Greg Van Avermaet (BMC), 6,5: Generoso, non ha modo di fare la differenza, spendendo anche lui tanto per tenere lontani gli inseguitori. Pur dotato di un buono sprint, nel finale non ha più le energie necessarie, chiudendo con un piazzamento che per lui non ha grandissimo valore. Resta comunque una buona prova, che ne conferma un discreto stato di forma.

Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Magnus Cort Nielsen (Astana), 6: Si fanno cogliere impreparati nel momento decisivo, ma non si vogliono arrendere e fino alla fine continuano ad inseguire il gruppo dei migliori. Il loro disperato tentativo non va chiaramente a buon fine, ma mostra comunque la grinta giusta.

Michael Matthews (Team Sunweb), 6: Perfetto fino alla volata, che lo respinge indietro. Era chiaramente uno dei massimi indiziati per lo sprint, ma colpito dai crampi non ha potuto fare meglio che un 13° posto non proprio esaltante. Alla sua terza corsa stagionale, non è comunque così male.

Alexey Lutsenko, Michael Valgren, Oscar Gatto (Astana), 5: Potevano essere fra i corridori in grado di far esplodere la corsa, invece restano nelle posizioni di rincalzo, facendosi sorprendere quando si decide tutto. Vano l’inseguimento, finiscono nelle retrovie senza riuscire poi ad aiutare il capitano designato.

Bryan Coquard (Vital Concept), 5: Poteva essere una delle grandi classiche in cui farsi notare, invece chiude lontanissimo dai migliori, senza praticamente farsi vedere. Doveva essere l’anno della consacrazione, per riscattare i problemi della passata stagione, invece continuano le delusioni.

Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), 4,5: Apparso in crescita venerdì, oggi non si vede praticamente mai, finendo lontanissimo dai primi, fuori dai giochi. In squadra ci pensa nuovamente Julien Vermote (7,5) a correre d’attacco, dimostrando nuovamente di poter avere un ruolo maggiore di quello a cui era stato sinora costretto nella sua precedente squadra.

Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo), 4,5: La corsa era troppo dura per lui. Era lo spauracchio di tutti e lo fanno fuori nel momento decisivo. Stavolta, non c’era niente da fare.

Gianni Moscon (Sky), sv: Chiuso sulle transenne ai piedi del Kemmelberg, costretto a mettere il piede a terra, perde ritmo e tempo prezioso che gli costano la presenza nel gruppo di testa. Cerca di inseguire, ma non riesce a trovare accordo né tempismo giusto per rientrare.

Sonny Colbrelli, Heinrich Haussler (Bahrain-Merida), sv: Malattia e cadute costringono i due capitani della squadra emiratina a una prestazione anonima.

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